venerdì 15 aprile 2011

Il Codice blu

Sono ormai troppe le cose  che capitano senza un perché, quasi non te ne accorgi neanche più. Eventi, coincidenze, parole ascoltate  in un  passato senza un significato , e riesumate tempo dopo ne assumono un altro. Sembra quasi che la risposta definitiva arrivi soltanto dopo...dopo qualcosa anche di più banale...Era da un po di tempo che pensavamo ad un nome da scegliere per il nostro gruppo, a dire la verità lo aspettavamo da tempo, consci o inconsci di cosa detto poco fa...ma mancava sempre qualcosa...
Circa un anno fa andai ad un corso di aggiornamento sanitario riguardante la classificazione in base alla gravità dei pazienti che transitano in pronto soccorso...avete presente i vari codici?  Bianco, verde, giallo, rosso. Ma che c'entra IL CODICE BLU ? in realtà poi, verso la fine del corso, un relatore a titolo informativo iniziò a parlarci di questo tipo di codice utilizzato solamente in gravi calamità ed in tempo di guerra, quando cioè il numero di feriti è molto superiore a quello che le reali disponibilità di soccorso possono offrire.
In condizioni normali questi pazienti, seppur gravi, avrebbero molte possibilità di guarigione, ma in contesti del genere richiederebbero troppo tempo e "risorse"  a discapito di molti altri feriti non così gravi. Un po la filosofia del "meglio salvarne dieci che solamente uno"...dopo un po di tempo mi è venuto in mente questo nome, e di affiancarlo come metafora con la musica e l'arte in generale. Non ho ritrovato riscontro  in rete di quanto sentito su questo codice, ma il nome è rimasto.
Io non so in che contesto siamo, ma sono sicuro che ci salveremo comunque..
Alla Prossima